Mi guardo intorno e la prima cosa che penso è: Questo non è un normale lucido!
Mi guardo intorno e vedo un mondo…totalmente reale. Non devo stabilizzare nulla, non ci sono cambiamenti di forme, le cose sono nitide e non devo richiedere chiarezza come in OBE.
Faccio dei test per capire dove mi trovo. Do un pugno ad un armadietto a muro che si lascia penetrare senza difficoltà e poi ritorna perfettamente uguale a prima, creando una serie di piccole onde concentriche che si ricompattano subito dopo. La sensazione è quella di perforare del soffice burro…o un liquido molto denso…
Poi mi concentro e affermo mentalmente che “voglio che l’armadio sia ‘reale’…” e sferro un altro pugno che…batte contro la materia che è ritornata densa e impenetrabile, con tanto di tonfo e di leggero dolore alle nocche!
Apro un cassetto della cucina e noto che le dita sono leggermente desincronizzate con la materia del pomello di metallo…mi concentro e sincronizzo le due materie, le mie dita e il pomello che ora combaciano perfettamente.
Poi ricordo il mio obiettivo, la mia task, e mi giro verso la signora di prima. Ha sui settanta anni, 1,60, capelli ricci bianchi, vestita con una specie di tunica bianca. Sembra attendere le mie domande, sembra qui solo per me.
“Signora…vorrei chiederle…tutto questo è reale?…lei…è reale?…”
La signora fa una simpatica risatina…pare che la mia domanda l’abbia divertita. Poi mi guarda con occhi vispi come se avesse intuito la mia profonda confusione…
“…sì, tutto questo è reale…e io mi occupo del ‘mantenimento degli strati’…”. Risposta verbale. (ho avuto poi la sensazione che si riferisse a diversi livelli di realtà in cui lei aveva la funzione di mantenere reale il suo livello)
“Cosa sono questi strati?…”
La signora sorride ancora e va a nascondersi dietro un letto matrimoniale (!) rimpicciolendo di statura (!) e salutandomi con la buffissima risatina di una bambina!
Faccio altri test…prendo un foglietto e scrivo con una penna le parole dell’anziana…:’mantenimento degli strati’…
Scrivo come nella vita reale, le parole questa volta non scompaiono ne’ si modificano! Pazzesco! la penna lascia esattamente le imprecisioni della mia scrittura veloce…è straordinario. Le lettere rimangono lì, ‘inchiodate’ al foglio, con mia grande soddisfazione.
Poi vedo uno specchio e ovviamente la mia immagine non ha la minima alterazione. Quindi faccio una domanda, sperando di ottenere risposta…
“Voglio sapere…chi ha creato tutto questo? Voglio vedere il suo volto!” (Intendendo chi ha potuto fare mondi così complessi e verosimili)
…improvvisamente vedo il mio volto che si modifica…come se stesse attraversando…centinaia di specchi che riflettono il mio viso in modo speculare e simmetrico e lo trasformano in facce di me stesso che hanno qualcosa di me ma cambiano di dimensione e proporzioni…
Vedo due…dieci…centinaia di ‘me stessi’ che mi sorridono in modo un po’ beffardo…sembrano volti e personalità che attraversano il tempo e lo spazio…e ognuno di essi lascia una traccia di se che si ricompone in un nuovo ‘io’…
All’inizio rimango confuso…penso che non ho trovato il volto del ‘fabbricante di mondi’. Poi ci ripenso e capisco che la risposta in effetti mi è stata data: non c’è un volto o una persona a creare questi mondi ma esiste una specie di scia formata da innumerevoli esistenze o personalità, tutte in qualche modo viventi in parallelo ma divise da piani di realtà…e tutte queste hanno origine in me.
Penso che per oggi basta così, devo ritornare a casa per scrivere tutto e non dimenticare nulla, soprattutto le parole enigmatiche della signora.
Mi lascio andare all’indietro e avviene un cambio di livello…c’è una specie di desincronizzazione della mia immagine e tutto l’ambiente sfuma e si disgrega in migliaia di particelle…
Infine torno a svegliarmi nel mio letto con la sensazione di aver attraversato un lunghissimo tunnel di…informazioni e immagini.
Carlo Bascelli