Mi sono sempre chiesto che cosa si provasse a rivivere una vita passata, cosa un’altra vita poteva portare con sé di me, di quello che ero stato e di quello che realmente sono.
Questo libro ho desiderato più volte bruciarlo, non volevo più averci a che fare, ciò che in me si faceva prepotente era la voglia di lasciare tutto su questa Terra, di andarmene via per sempre, di morire.
È forse veramente una parte di me è morta, e forse anche più di una volta.
Ma è stato bello tanto morire quanto sentire la Vita rinascere in me, anche questo ha una sua bellezza che non è possibile separare, non è possibile dividere. È perché sai che stai morendo che ti tieni la Vita ancora più stretta a te!
E finalmente capisci che non sei tu a possedere la Vita ma la Vita ti possiede dalla testa ai piedi, dall’unghia al più lungo dei capelli… ogni cellula appartiene a Lei.
Le parole a dire il vero mi si sono consumate dopo aver scritto questo libro e forse è per questo che mi sono ritirato un po’ dai social … le parole avevano perso un senso, ciò che avevo vissuto era stata la VITA REALE anche se fatta di sogni, visioni e immaginazioni ma ho capito che è ciò che ci libera ad essere reale e vivere questa Vita così colma di avventure entusiasmanti… mi ha guarito, mi ha liberato da molte cose, dal vivere una Vita più piena, dal vivere una Vita dove non si distingue più il sacro dal profano ma dove mescolate danno forma a un mondo che è nuovo ed è ignoto persino a se stesso.
Marino Di Tanno
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I Fili Dorati della Nostra Storia
L’intervista