In questi anni ho realmente sperimentato la possibilità di uscire ed esplorare me stesso ed altre regioni e mondi dell’universo ma non ho mai avuto esperienze negative, salvo piccoli intoppi, perchè ho vissuto il fenomeno con naturalezza, familiarità e senza alcuna paura.
Per me è difficile rinunciare a tale esperienza perchè fa parte della mia evoluzione ed è stata proprio questa a darmi l’impulso per andare oltre e cercare me stesso e ad accendere il mio interruttore. In genere mi risveglio nella “Fase” perchè capisco di sognare e mi trovo accanto al mio corpo dormiente e questo avviene in maniera del tutto spontanea dopo la meditazione mattutina quando ho liberato la mente dai pensieri.
Per questo non vedo alcuna pericolosità e la mia natura mi esorta ad approfondire questo genere di esperienze perchè fanno parte di me ma, allo stesso tempo mi suggerisce di essere prudente e di non prendere per oro colato tutto quello che vedo mantenendo lucidità e coscienza critica.
La scienza erroneamente inserisce la mente dentro il cervello fisico come se ne fosse un prodotto, mentre pensieri ed emozioni sono a sé stanti. I pensieri in realtà non ci appartengono ossia diventano parte di noi nella misura stessa in cui ci sintonizziamo e, se diventiamo percettivi possiamo sentire di tutto…musiche, suoni, voci etc. Quando è la stessa immaginazione a diventare percettiva allora inizia per noi il processo creativo! Significa cambiare le cose dall’interno.
Ma prima è importante renderci conto di questo e cambiare prospettiva nel modo di vedere le cose: per errore ci identifichiamo col corpo fisico ma in realtà noi siamo energia vibratoria e creiamo la nostra realtà in sintonia a come ci relazioniamo a pensieri ed emozioni. Le esperienze extrasensoriali sono inutili se non rinunciamo ad una parte di noi stessi, quella più individuale e separata dal resto, e non lavoriamo profondamente sulle nostre paure attaccamenti e difetti. In effetti visito luoghi oscuri e lugubri se mi trovo in uno stato vibratorio negativo, viceversa alzando le vibrazioni mi immergo nella gioia di meravigliosi posti così belli che non saprei neanche descrivere. Il viaggiare in astrale non è fine a sé stesso ma è “conoscenza”.
Non è un dono raro come molti pseudo santoni credono ma è una delle capacità di tutti noi in quanto esseri spirituali, in quanto tale è la nostra reale natura ma siamo concordi che senza innalzare le vibrazioni non si va da nessuna parte.
Per progredire occorre superare una mentalità egoica, paure e condizionamenti ed inutili sistemi di credenze inculcati con la crescita e mettersi al servizio degli altri in quanto specchio di sè stessi.
Illusione o realtà? ma non è forse il nostro scopo salire gli scalini dal basso degli inferi all’alto delle montagne? e per poter fare questo non dobbiamo passare per tutti gli stati intermedi passo dopo passo? Il mondo dei sogni o astrale fa parte della nostra stessa natura ed è un universo da esplorare dentro di noi. Non è forse meglio sognare con gli occhi ben aperti, in piena consapevolezza che bendati?