Il metodo indiretto o di Raduga consiste in una serie ripetuta di tentativi (cicli di piccole tecniche) da effettuare ciclicamente dopo aver dormito per un ciclo di sonno di almeno 6 ore.
Innanzitutto è necessario implementare un piano d’azione prima di entrare nel sogno lucido e nell’esperienza extracorporea ( che lui chiama la fase), si deve delineare con chiarezza che cosa si abbia intenzione di fare immediatamente dopo la separazione dal corpo fisico. Questo serve poichè se non pianifichiamo l’esperienza si esaurisce in fretta. Scegliere non più di due o
tre attività e ricordarle bene ad es:
- Guardarsi in uno specchio (condizione necessaria per la
prima fase!) - Visitare qualsiasi punto della terra o dell’universo
- Volare verso vicini di casa, amici, e familiari
- Incontrare una persona viva o defunta
- Incontrare la nostra Guida o Maestro
- Ottenere informazioni da oggetti o persone
- Viaggiare nel passato e nel futuro
- Mangiare o bere qualcosa che ci piace
- Passare attraverso una parete
- Trasformarsi in un animale
- Guidare una vettura sportiva
- Respirare sotto l’acqua etc..
Il miglior tempo per eseguire questa tecnica
Per cominciare, è opportuno precisare che il sonno segue un andamento ciclico: Ci svegliamo ogni ora e mezza per poi ricadere addormentati in un nuovo ciclo. Inoltre, sperimentiamo due fasi principali di sonno: rapid eye movement sleep (REM), e
non-rapid eye movement sleep (NREM). Quanto più si dorme, meno il corpo ha bisogno di sonno non-REM profondo, e più aumenta il tempo che passiamo in sonno REM.
Dagli studi effettuati da Michael Raduga, fondatore del The Fase Research Center, dal 2007 al 2015 su migliaia di partecipanti in tutto il mondo, dalla Russia agli Stati Uniti risulta che l’ ingresso in fase è più probabile che si verifichi durante il sonno
REM.
Lo scopo del metodo indiretto è quello di interrompere un ciclo di sonno durante la sua fase finale e quindi sfruttare la fase REM cioè il sonno leggero per ottenere le esperienze extracorporee.
In che momento va fatta la tecnica?
Dipende dal ritmo della persona cioè da quanto dorme, devono essere multipli di 1 ora e mezza, ad esempio : da mezzanotte – 1,30 primo ciclo – 3,00 secondo ciclo – 4,30 terzo ciclo – 6 quarto ciclo. I migliori risultati di ottengono dopo il terzo o il quarto ciclo perchè la fase rem dura di più (vedi grafico)
o in alternativa di pomeriggio durante il sonnellino pomeridiano quando già abbiamo dormito ed è più facile entrare nel sonno REM.
Passo 1: dormire 6 ore e poi svegliarsi
Come abbiamo detto l’ideale per questa tecnica è andare a letto molto presto o avere un pò di tempo la mattina e non doversi svegliare troppo presto. Per prima cosa impostare la sveglia in modo che si possa dormire solo per circa 6 ore. Quando suona la sveglia, è necessario alzarsi per bere un bicchiere d’acqua o andare in bagno, e leggere queste istruzioni, ancora una volta.
Passo 2: tornare a letto con un piano d’azione
Da 3 a 50 minuti dopo il risveglio, tornare a letto e concentrare la propria attenzione su come si intendono eseguire i cicli di tecniche indirette ad ogni successivo risveglio, al fine di lasciare il proprio corpo e implementare il piano d’azione preparato.
Nel frattempo, concentrare la propria attenzione su come riuscire a svegliarsi senza muovere il corpo fisico.
Questo non è obbligatorio, ma aumenterà sostanzialmente l’efficacia delle tecniche indirette.
A questo punto, dormire da 2 a 4 ore, ma approfittare di risvegli naturali che si verificano durante questo periodo di tempo. Si verificheranno molto più spesso del solito. Dopo ogni tentativo – che sia di successo o meno – è necessario riaddormentarsi con la stessa intenzione di svegliarsi e provare di nuovo. In questo modo, è possibile effettuare molti tentativi nel corso di una sola mattina.
Passo 3: separarsi nell’istante in cui ci si sveglia
Ogni volta che ci si risveglia, cercare di non muoversi o aprire gli occhi. Invece, provare subito a separarsi dal corpo fisico, alzarsi in piedi, stendersi, o levitare. Provare a farlo con la percezione del corpo (ad es. sottile), ma senza muovere i muscoli del corpo fisico. Sembrerà proprio un normale movimento fisico. Quando arriva il momento, non pensare troppo a come farlo, farlo e basta con forza ed insistenza.
Passo 4: cicli di tecniche dopo i tentativi di separazione
Se la separazione non funziona immediatamente, alternare queste tecniche per 3-5 secondi di tempo fino a che una di esse non dia risultati, se non funziona passare alla successiva:
- Rotazione (3-5 sec) : immaginare di ruotare da entrambi i lati lungo l’asse che va dalla testa alla punta dei piedi il più intensamente possibile. Se non compare nessun tipo di sensazione, passare ad un’altra tecnica. Se durante la rotazione compare anche una lieve sensazione, focalizzare la propria attenzione su questa tecnica e ruotare con maggiore energia. Non appena la sensazione di rotazione diventa stabile e reale, si dovrebbe provare a separarsi di nuovo dal corpo fisico usando la rotazione come punto di partenza.
- Tecnica del nuotatore (3-5 sec): immaginare con la maggiore risolutezza possibile di nuotare o semplicemente fare il movimento di nuotare con le braccia.
Se si avrà la sensazione reale di nuotare in acqua e non c’è nessun bisogno di separarsi, se tali sensazioni si verificano a letto invece che in una massa d’acqua, allora si dovrà utilizzare una tecnica di
separazione. Utilizzare le sensazioni di nuoto come punto di partenza. - Osservare immagini (3-5 sec): scrutare nel vuoto davanti chiudendo gli occhi chiusi.
Se non accade nulla, passare ad un’altra tecnica. Se si vede qualsiasi tipo di immagine, scrutare fino a quando non diventa realistica. Quindi separarsi dal corpo lì e subito, lasciarsi spingere nell’immagine. Quando si osserva l’immagine, è importante non esaminare i dettagli, per timore che l’immagine scompaia. È necessario guardare dentro l’immagine che diventerà più realistica. - Visualizzare la mano (3-5 sec): immaginare intensamente e
risolutamente di strofinarsi le mani e contemporaneamente
chiudere gli occhi. Provare a qualsiasi costo di sentirle davanti di vederle e anche di sentire il suono del loro sfregamento. Se non accade nulla, passare ad un’altra tecnica. Se una qualsiasi delle sensazioni di cui sopra comincia a manifestarsi, allora continuare con questa tecnica e intensificarla finché diventi totalmente realistica.
Successivamente si può provare a separarsi dal corpo utilizzando le sensazioni derivanti dalla tecnica come punto di partenza. - Dimenarsi come un fantasma: provare ad agitare le mani e i piedi da 3 a 5 secondi, percependoli. Non muovere un muscolo in nessuna circostanza, e non immaginare il movimento stesso. Ad esempio, provare a premere intensamente giù e poi su,muovere mani e piedi da sinistra a destra, e così via. Se non accade nulla, passare ad un’altra tecnica. Se all’improvviso si manifesta una leggere sensazione di movimento reale, allora focalizzare la propria attenzione sulla tecnica, cercare di aumentare per quanto sia possibile la gamma di movimenti. Ci si può spostare di almeno quattro pollici, immediatamente provare a separarsi dal corpo partendo dalle sensazioni che derivano dalla tecnica.
Tutto ciò che si deve fare ad ogni tentativo è alternare 2 o 3 tecniche da 3 a 5 secondi ognuna. È importante fare non meno di quattro cicli durante un tentativo, ma il tutto in non più di un minuto.
Passo 5: Dopo il Tentativo
Riaddormentarsi, se possibile dopo ogni tentativo (sia che si abbia avuto successo o meno) con lo scopo di fare un nuovo tentativo di separarsi dal corpo (avere un sogno lucido) dopo il prossimo risveglio. In questo modo sarete in grado di separarvi dal proprio corpo ( avere un sogno lucido), ma anche di farne diversi il primo giorno!
Anche il tentativo più infruttuoso non dovrebbe durare più a lungo di un minuto. Se non accade nulla in quel periodo di tempo, è molto più efficace addormentarsi e provare al prossimo risveglio, invece di cercare ostinatamente di ottenere risultati dal tentativo in corso.
Esempio:
un praticante va a letto alle 23:30 e punta la sveglia per le 6:00; si alza, va in bagno, beve un po’ d’acqua, ripete il suo piano d’azione per la fase (per esempio, guardarsi allo specchio e volare su Marte); alle 6:05 il praticante si riaddormenta con la chiara intenzione di entrare nella fase dopo ogni successivo risveglio; alle 7:35 (o ogni volta che si verifichi un risveglio naturale) il praticante si sveglia improvvisamente e immediatamente cerca di separarsi dal corpo lì e subito; se la separazione non avviene entro 3 o 5 secondi; il praticante cerca di riuscire con la rotazione, e se anche quello non funziona entro 3 o 5 secondi; il praticante esegue la tecnica del nuotatore, ma se questa non funziona entro 3 o 5 secondi, il praticante si dimena come un fantasma, ma se non funziona entro 3 o 5 secondi; il praticante ricomincia la rotazione, poi la tecnica del nuotatore e a dimenarsi come un fantasma; se al terzo ciclo egli comincia con la rotazione ed inaspettatamente funziona, la sensazione di rotazione si manifesta; il praticante mantiene questa tecnica, ruota il più forte possibile e si separa dal proprio corpo : poi corre allo specchio, per tutto il tempo occorre toccare e scrutare attivamente ogni cosa attorno a sé da una distanza ravvicinata ciò intensifica le sue sensazioni, avendo già guardato nello specchio, il praticante impiega la tecnica di traslocazione e si ritrova egli stesso su Marte ma egli è inaspettatamente ritornato al corpo fisico, il praticante allora cerca immediatamente di separarsi dal corpo ma non è in grado di farlo; egli si riaddormenta con la chiara intenzione di ripetere il tentativo al successivo risveglio e rimanere più a lungo su Marte e così via.
Domande e Risposte
D. come aumentano le probabilità di successo?
R. Basta ripetere quanto sopra usando le tecniche che vengono più naturali impiegando dai 10 ai 30 minuti al giorno per allenarsi di modo da ricordare bene questo metodo al risveglio.
D. I sogni lucidi sono una esperienza di Fase?
R. Esatto, in effetti i sogni lucidi sono un “effetto collaterale” del fare i cicli di tecniche, quindi è bene essere pronti. Se improvvisamente ci si rende conto di sognare durante il sonno, allora questa è già la fase. Quindi si dovrebbe procedere ad implementare il proprio piano
d’azione e stabilizzare lo stato.
D. Come si Stabilizza e come si mantiene a lungo la Fase?
R. Se le proprie sensazioni nella fase (sogno lucido o
esperienza extracorporea) sono deboli (cioè scarsa vista o
sensazioni corporee intorpidite), cercare di toccare ogni
cosa attorno ed esaminare i minimi dettagli degli oggetti da
vicino. Ciò permetterà di avere un’esperienza più realistica.
Le stesse attività dovrebbero essere condotte in modo da
mantenere la fase quando i primi sintomi di ritorno al corpo
si verificano (per esempio, quando tutto si affievolisce).
Errori Tipici che portano al fallimento del metodo indiretto
- Assenza del tentativo di separarsi: dimenticare di provare a separarsi dal corpo immediatamente dopo il risveglio prima di iniziare i cicli di tecniche, nonostante ciò è possibile ottenere il
50% di tutte le esperienze (vedi grafico sopra) - Assenza di determinazione: Il desiderio di ottenere una tecnica che funzioni a qualunque costo. Bisogna essere concentrati e determinati.
- Non eseguire almeno quattro cicli di tecniche: Qualsiasi cosa succeda e qualsiasi pensiero si verifichi, è necessario eseguire non meno di 4 cicli di tecniche, non ripetendo quelle che non hanno
funzionato fino a quel momento. - Cambio Inutile di Tecnica: nonostante le chiare istruzioni fornite, i principianti ostinatamente cambieranno tecniche dopo 3 o 5 secondi, anche se una tecnica sta cominciando a funzionare in un modo o nell’altro. Questo è un grave errore. Se la tecnica ha cominciato a funzionare – anche se leggermente – è il momento di eseguire la tecnica di separazione per ottenere sogni lucidi/esperienze extracorporee.
- Analisi Eccessiva: se si analizza quello che succede quando si
eseguono cicli di tecniche dopo il risveglio, allora non
si è concentrati sulle tecniche stesse e si è distratti. Il desiderio di sperimentare la tecnica che funzioni dovrebbe impegnare completamente e non lasciare spazio alla mente per l’analisi e la contemplazione. - Essere troppo vigili al risveglio (nessun tentativo o un fiacco tentativo). Si dovrebbero seguire le istruzioni automaticamente, e non prestare attenzione a tali percezioni al risveglio.
- Eseguire i tentativi per un periodo maggiore ad un minuto: Se nessun risultato si ottiene dopo un minuto di tecniche, allora le probabilità di successo saranno maggiori se si ritorna a letto per addormentarsi e impiegare il successivo risveglio per fare un nuovo tentativo.
- Separazione Incompleta: quando si prova a separarsi, a volte non ci si riesce facilmente o completamente. Indolenza, parti del corpo bloccate, e essere bloccati nel corpo fisico sono cose che si possono verificare. Non arrendetevi in nessuna circostanza e non smettete di separarvi se ciò accade.
- Non Riconoscere la Fase (Esperienza Extracorporea
o Sogno Lucido): per esempio, quando si osservano immagini, i praticanti sono spesso già entrati nella scena e non sanno di essere già nella fase! A volte invece percepiscono la separazione come un movimento fisico, dopo di che, delusi, si sdraiano nel corpo. Dovresti valutare attentamente la situazione in questi casi e, possibilmente, fare dei test per verificare la realtà. Lo stesso vale nel sogno lucido, quando il praticante è già nella fase e rimane soltanto da approfondire ed attuare il suo piano d’azione. - Muovere il corpo fisico dopo il risveglio (nessun tentativo)
Svegliarsi senza muoversi è auspicabile, ma non obbligatorio. Non ha senso rinunciare alla maggior parte delle opportunità in attesa del giusto risveglio.È necessario approfittare di tutti i risvegli possibili. - Sprecare i Primi Secondi
Provare a sviluppare l’abitudine di procedere immediatamente ed istintivamente alle tecniche subito dopo il risveglio, senza perdere un secondo. - Adoperare o provare soltanto una tecnica: usando solo una tecnica al momento del risveglio, invece di provare almeno due cicli, ciò abbassa notevolmente le probabilità di entrare nella
fase (sogno lucido o esperienza extracorporea).
Quattro Principi di Successo per ottenere
un Sogno Lucido o una Esperienza Extracorporea
- Farlo a qualsiasi costo: eseguire le tecniche in maniera abituale e costante, concentrandosi su di loro come se fosse l’obiettivo ed il compito più importante della vita. Cerca di uscire dal corpo!
- Essere aggressivi: dirigi tutte le tue emozioni e intenzioni nelle tecniche da eseguire. Il desiderio di entrare in un sonno consapevole dovrebbe essere molto forte.
- Essere sicuri di se, fiduciosi ;quasi tutti gli ingressi alla fase sono accompagnati dalla sicurezza di avere successo “ora lo farò” , i fallimenti “bene, ci proverò, anche se è improbabile che ci riesca”.
- Farlo in maniera automatica: durante il tentativo, sii il più fiducioso possibile del risultato. L’insicurezza riduce di molto la probabilità di entrare nella fase diverse volte. Non pensare a nulla durante l’esecuzione della tecnica. Hai già ricevuto istruzioni. Fallo e basta, lasciando perdere pensieri o impressioni. Inoltre, la meccanicità implica accuratezza; l’algoritmo delle tecniche indirette è testato su migliaia di praticanti in tutto il mondo, e non bisogna trascurare nessuno dei suoi dettagli.
il metodo spiegato in pochi minuti:
tratto da:
Sito di riferimento (in varie lingue)
2 risposte
Molto interessante e preciso questo metodo.
20 anni fa circa, feci un sogno che ricordai perfettamente al risveglio e fu sicuramente un sogno lucido o un´esperienza fuori dal corpo.
Vidi un lago di montagna dall´alto , le sue acque erano di un verde-azzurro brillante , poi improvvisamente il mio corpo o spirito si tuffo´nell´acqua e mi vidi nuotare . Subito riemersi in uno spruzzo verde azzurro e guardai il paesaggio intorno , era bellissimo , pieno di luce dorata e mi sentii bene.
Poi la scena cambio´ e vidi me stessa che dormiva sul mio letto , vidi anche una mano (del mio Angelo o Spirito guida) che mi toccava per svegliarmi , dicendomi : ” Hei , svegliati , ora tocca a te” . Sono esattamente le parole che udii e che non ho piu´ dimenticato.
Mi piacerebbe sapere da voi cosa ne pensate di questo sogno , da parte mia so che ci sono voluti 20 anni , ma che ora finalmente sono libera e pronta ad agire da me.
Saluti Cristina Spadaro
Ciao Cristina,
innanzitutto grazie dell’interesse. Da quello che mi dici senza dubbio si tratta di una esperienza extracorporea. Le nostre guide sono sempre accanto a noi ed ogni tanto ci lasciano dei segnali affinchè possa emergere in noi l’inquietudine del risveglio interiore. Se vuoi approfondire gli argomenti trattati iscriviti al nostro gruppo facebook ed al canale youtube.
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Un abbraccio
Micky